Strutturare noi stessi per vivere bene
- sarazaccagnini
- 10 mar 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Personalità deriva dal latino “persona”, cioè maschera.Oggi, con il termine personalità, si indica una “modalità strutturata di pensiero, sentimento e comportamento che caratterizza il tipo di adattamento e lo stile di vita di un soggetto che risulta da fattori temperamentali, dello sviluppo e dell’esperienza sociale” (Organizzazione Mondiale della Sanità, 1992).
Il termine personalità è usato in psicologia, e anche nel linguaggio quotidiano, per indicare quell’insieme di caratteristiche che rende le persone l’una diversa dall’altra, ma anche che ci permette di riconoscerle per affinità. Tali caratteristiche, oltre a differire da un individuo all’altro, sono relativamente stabili: per esempio quando di una persona si dice che è timida, ci si aspetta che sia spesso, se non sempre, timida.
Alcuni tratti del nostro modo di pensare, di fare esperienza e di comportarci tendono a riproporsi e a rimanere relativamente stabili di fronte a stimoli.
Quando i tratti della personalità sono troppo rigidi e poco adattivi rispetto all’ambiente e alla cultura dell’individuo, al punto da compromettere seriamente la vita affettiva, sociale e lavorativa e da produrre, nel soggetto e in chi gli sta intorno, una grave sofferenza o un marcato disagio, le probabilità che si configuri un disturbo di personalità sono molte.
Le persone che hanno un disturbo di personalità seguono un modello di rappresentazione mentale, di comportamento e di esperienza interiore che devia decisamente rispetto alle norme della cultura di appartenenza. Si tratta quindi di un disturbo rigido, diffuso, su cui si è radicata la personalità dell’individuo e di conseguenza la sua organizzazione mentale e il suo equilibrio.per questo motivo una personalità non strutturata è associata a disturbi psicologici su vari assi e necessitano di trattamento psicoterapic e nei casi più gravi multidisciplinare.

Commenti